Una premessa importante: l’obiettivo della campagna di pre-ordini è coinvolgere dei lettori interessati, che daranno vita al passaparola che è l’elemento determinante per il successo di un libro.
Non esiste altra attività condotta dall’editore o dall’autore che possa, stando ai dati AIE (Associazione Italiana Editori), avvicinarsi alla forza e all’efficacia del passaparola. E il passaparola va costruito prima che il libro venga pubblicato, dopo la pubblicazione è generalmente troppo tardi per farlo. Anche considerando che il tempo di permanenza medio di un libro in libreria si è notevolmente accorciato negli ultimi anni.
Per costruire il passaparola studiamo una strategia diversa per ogni libro, ma ci sono alcuni elementi costanti.
Una buona strategia per l’autore è individuare un numero ristretto di lettori interessati, generalmente tra i suoi contatti più stretti, da coinvolgere nel progetto editoriale. E proprio grazie al passaparola di questi primi lettori il progetto del libro arriverà a nuovi lettori. A quel punto l’autore dovrà coinvolgere i nuovi lettori, farli sentire (e soprattutto: farli essere) parte della comunità che sta costruendo attorno al suo libro.
In questo percorso l’autore avrà disposizione un professionista della comunicazione editoriale, che sarà un vero e proprio tutor per tutta la durata della campagna, e il supporto del nostro advertising sui social network (qui per leggere come supportiamo le nostre campagne).
L’autore non potrà autoacquistare copie, pena l’annullamento del pre-ordine e la restituzione dell’importo.
L’autore può certamente decidere di provare a vendere una ad una le copie del suo libro per raggiungere l’obiettivo, ma per nostra esperienza non funziona: difficilmente arriverà all’obiettivo e, anche qualora ci riuscisse, si troverebbe un pubblico di acquirenti scarsamente motivati e non una vera comunità di lettori. Ecco perché il passaparola dei lettori è insostituibile.